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Immagine del redattoreAndrea Boi

Il bello del nostro gruppo Facebook (Alla scoperta del Canada).

Aggiornamento: 19 ago 2023


Andrea Boi

Vivendo da anni in Canada non vi stupirete nel sapere che oltre a quello che amministro, sono iscritto come semplice utente a diversi gruppi Facebook. Di tanto in tanto, sempre di meno a dire la verità, mi impegno a rispondere alle richieste e dubbi posti da altri utenti in altre pagine. Non ci trovo nulla di strano, gestire il proprio gruppo non significa necessariamente abbandonare gli altri. Bene, di recente, in realtà potrei farvi decine e decine di esempi, mi sono trovato di fronte ad una lunga e prolissa conversazione dove, da una parte, c'erano, chiamiamoli, "i paladini del Canada a tutti costi", quelli che "sono fuggiti o fuggono dall'Italia perché tutto fa schifo e tutto va male" e dall'altra, gruppo a cui mi sento di appartenere, i "scusate se mi permetto di dire che molte cose non funzionano neanche qui". Ecco, vedete, e ve lo dimostro con questo ed altri post, il Canada non è il paradiso terrestre ed elencare alcuni dei suoi difetti non significa non amarlo. Quando si discute e si vuole aiutare qualcuno a fare una scelta di vita, come quella se decidere di trasferirsi o meno in un certo paese, si devono considerare tantissimi aspetti.


Pinocchio

Non è certo mia intenzione dilungarmi in questa sede, ma permettetemi di dissentire da chi ancora crede che per "sbarcare il lunario", sia sufficiente prendere un aereo e arrivare da queste parti. Se un utente mi chiede quali sono le potenzialità di un paese, ad esempio in termini di reddito, ecco, mi fa una domanda specifica che richiede una risposta specifica. Le statistiche, sia chiaro a tutti, non le faccio io, pertanto se vi dico che il Canada è posizionato al ventesimo posto, nella graduatoria del GDP per Capita, non vi sto dicendo che venire qui non potrà giovare alla vostra vita, anche perché i parametri che evidenziano la qualità di un paese sono molto più ampi e alcuni peraltro sono anche soggettivi. Se mi chiedete un numero, mi sto comunque limitando a darvi un dato che ha in quanto tale una sua importanza e se poi mi chiedete di approfondire l'analisi, mi vedo costretto a chiamare in cattedra ulteriori "indici". Ad esempio, e senza voler essere troppo tecnici, il costo della vita perché, vedete, non credo si debba essere dei luminari per capire che parlare di reddito senza menzionare i costi, abbia poco senso.


Ora, chi mi conosce da un pò, e legge il Blog costantemente, saprà anche che non ho molta "simpatia" (le virgolette le voglio usare per lasciare a voi l'interpretazione che più vi aggrada) per la sottile e innata ostilità verso il proprio paese d'origine di molti italiani o italo canadesi, quelli appartenenti alla categoria degli "io ce l'ho fatta". Aggiungo ancora, accusare gli italiani di essere un popolo pigro, non siamo più pigri di tanti altri pigri sparsi in giro per il mondo, non aiuterà necessariamente i nuovi arrivati a realizzare i propri obbiettivi. Se qualcuno degli "anziani" vi dice che il Canada può offrirvi tutto a patto che voi siate disposti a sacrificarvi vi sta dicendo una mezza verità o bugia, chiamatela come volete. Se ai suoi tempi la sua vita da immigrato gli ha imposto sacrifici "immani" non significa che anche la vostra vita debba essere caratterizzata dalla stessa dedizione al sacrificio e questo perché i tempi sono cambiati anche in Canada. Inoltre, che senso avrebbe parlare di qualità di vita se non si menzionassero gli obbiettivi di ciascuno di noi e soprattutto la propria condizione di partenza?


L'Italia ha i suoi problemi e non lo nego, ma in certi aspetti, alcuni peraltro ben comprensibili leggendo questo Blog, si dimostra essere decisamente più avanti delle nazioni americane. Un esempio su tutti, il sistema pensionistico. Insomma le opportunità ci sono ancora ma non sono più quelle di una volta e se siete intenzionati a trasferirvi qui per realizzare il "sogno americano" sappiate che le vie per raggiungere il successo non sono così luminose come quelle di chi vi dice sempre e comunque, lasciate l'Italia perché qui tutto funziona e li invece non funziona nulla. Se vi sentite dire che è normale fare un doppio lavoro per pagare la rata di mutuo o l'affitto ecco sappiate che non state scoprendo l'America e che in tantissime altre parti del mondo potrete fare un solo lavoro mantenendo comunque un livello di vita più che dignitoso. Ecco, io personalmente mi sento particolarmente ostile a questa categoria di immigrati aperti a questo genere di consigli e accuse. Illudere un giovane che basta sacrificarsi per realizzarsi in pieno non è solo sbagliato ma anche dissonante con la realtà delle cose.


Purtroppo, i tanti gruppi sparsi in rete, pullulano di visione eteree del sogno americano, e chi cerca di evidenziare le difficoltà a cui comunque si va incontro, partendo da fatti e numeri reali, non di ricordi o del solo amore per la nuova patria, viene accusato di non sapere apprezzare la grandezza della nazione in cui si vive. Ecco, il mio voleva essere solo uno spunto per rimarcare la mia intenzione di parlarvi del Canada con onestà e con la pazienza che un buon padre di famiglia dimostra tutti i giorni nel voler insegnare la vita ai propri figli. Pertanto se leggerete i contenuti del gruppo Alla Scoperta del Canada non potrete che riconoscere la trasparenza adoperata parlando di questa nazione. W il Canada e W l'Italia comunque e sempre.



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