Benvenuti in Canada. Con 35 milioni di abitanti, il Canada è il secondo Paese al mondo per superficie totale con oltre 9,98 milioni di km quadrati. La maggior parte dei territori, fatta eccezione per alcuni grandi distretti urbani, sono comunque scarsamente popolati. La maggior parte della popolazione vive nella capitale dell'Ontario, Toronto che è in assoluto il centro urbano più popolato e nelle città di Ottawa, Calgary in Alberta, Vancouver nel British Columbia e Montreal nel Quebec.
Il multiculturalismo è talmente centrale nella società Nord-Americana da essere diventato legge nel 1988. Ma dobbiamo tornare indietro fino al 1971 quando il PM Pierre Trudeau (papà dell'attuale PM Justin Trudeau) dichiarò che il Canada avrebbe adottato "a multicultural policy". Date uno sguardo a questo link. Si evince appunto come, in un discorso fatto alla camera dei comuni, il PM Trudeau affermò che la nazione non si sarebbe legata a nessuna cultura in particolare e che tutte sarebbero state ugualmente importanti nella rappresentazione del paese. Si parlò così per la prima volta di promuovere il rispetto delle diversità culturali e di garantire ai gruppi etnici il diritto di poter preservare e sviluppare la loro identità all'interno della società Canadese. Il Primo Ministro in sostanza, riconobbe le diversità di linguaggio, costumi e religione costruendo le basi del Canada odierno. Come già accennato si dovranno invece attendere gli anni 80, quando il multiculturalismo venne prima riconosciuto dalla sezione 27 della carta Canadese dei diritti e delle libertà (Canadian Charter of Rights and Freedoms) mentre nel 1988 divenne finalmente legge con il Canadian Multiculturalism Act.
Attraverso questo Act si sottolinea appunto l'impegno a far si che ogni Canadese riceva lo stesso trattamento da parte del governo e che ogni cultura sia rispettata per le sue diversità. L'atto è anche importante per il riconoscimento dei diritti della comunità aborigena. I fondamentali del multiculturalismo sono 2, il primo riconosce l'uguaglianza di tutti i cittadini di poter preservare, migliorare e condividere il proprio patrimonio culturale. Il secondo promuove la partecipazione piena ed equa di tutti gli individui e di tutte le comunità, indipendentemente dalle loro origini, in tutti gli aspetti della società canadese.
Se siete già stati in Canada avrete senz’altro notato, soprattutto nelle città principali, come il multiculturalismo sia una dominante di questi grandi centri urbani. L’immigrazione è un fenomeno crescente e voluto a livello politico sia da parte liberale che da quella dei conservatori, perché, a differenza di molti altri paesi, qui l’immigrato viene considerato una risorsa essenziale per la crescita del paese e così che negli ultimi anni il governo ha puntato ad aumentare la quota di immigrati per arrivare a stimare per la fine del 2020 un totale di circa 340.000 nuovi arrivi. L'obbiettivo dichiarato è di ammettere quasi 1 milione di nuovi migranti entro la fine dei prossimi tre anni. Gli immigrati assumono in questo modo un ruolo primario per la società e il governo, così come pure le provincie investono ogni anno importanti risorse di bilancio per migliorare la loro formazione e per favorire un reale processo di integrazione anche attraverso corsi di lingua e di inserimento lavorativo. Ma integrare i nuovi migranti non diventa solamente una mera, ed ovvia richiesta di adeguarsi al pieno rispetto delle regole e delle leggi locali. Integrare da queste parti significa aggiungere valore all’esistente, creare reale supporto alla crescita economica, sociale, politica e culturale, dando spazio alle diversità. E’ così che spesso le seconde, le terze generazioni e così via quelle successive continuano a mantenere usi e costumi del luogo di origine con quel mix di “canadezizzazione” che diventa così principio fondante della nazione stessa. L’immigrato crea appunto nuove opportunità di sviluppo, le sue specifiche competenze e il suo background culturale si fondono a quelle degli altri canadesi; il risultato è agli occhi di tutti, un paese in forte ascesa economica dove la democrazia riconosce e anzi favorisce un confronto aperto e liberale di tutti i cittadini nel pieno rispetto delle sistema legislativo.
Grazie a questo processo di integrazione città come Toronto o Vancouver, giusto per citarvi quelle dove il flusso migratorio è maggiore, diventano centri urbani dove si può sentire parlare una qualunque lingua del mondo. Pensate che a Toronto si parlano circa 200 lingue. A questo link ulteriori approfondimenti: Questo non significa ovviamente mettere in discussione il bilinguismo; Inglese e Francese continuano così a essere le lingue ufficiali. Significa che chi arriva qui potrà continuare a mantenere solidi legami con le sue origini linguistiche apprendendo e parlando allo stesso tempo una o più lingue ufficiali. Così quando concorrerete per un qualunque posto di lavoro vi ritroverete molto probabilmente a competere con persone non solo molto qualificate, ma anche multilingue. In Canada incontrare persone che parlano anche 2/3 o più lingue è assolutamente normale. Come di consueto non esitate a contattarmi per ulteriori dettagli o chiarimenti.
Comments