Questo è uno dei topic più complessi e non tanto perché non si ha un opinione da condividere quanto piuttosto per la complessità di descrivere in modo obbiettivo un argomento cosi personale come quello appunto legato alla nostra capacità di relazionarci col prossimo. Infatti, in qualunque modo cerchi di introdurvi questo argomento rischierò comunque di ricadere inevitabilmente sulle ragioni che mi hanno portato a scrivere questo Blog ovvero raccontarvi non solo il Canada ma il mio Canada. Il punto, cari amici che mi leggete, se siete qui è perché amate ancora leggere un Blog, è che non esiste argomento che non sia in qualche modo condizionato dal nostro pensiero e quello di questo articolo in modo ancora più profondo. Quali e come sono i rapporti sociali in Canada?
Io vivo in Canada dal 2017. In realtà al mio arrivo, avevo già una piccola rete di relazioni sociali, costruita negli anni, fin dal mio primo viaggio nel 1994. Fu proprio allora e in qualche modo anche grazie i rapporti creati allora che è cresciuto questo forte attaccamento al paese. Negli anni e soprattutto col mio trasferimento definitivo, molte cose e idee sono cambiate, inclusi i rapporti con le persone conosciute e frequentate fino al mio arrivo. Il Canada è un paese enorme e tracciare un minimo comune denominatore "social" non è affatto semplice. Se infatti dicessi che i rapporti costruiti nella zona in cui abito, Ontario, GTA, fossero gli stessi di quelli potenzialmente costruibili nella provincia canadese, commetterei un grave errore. Questo posso dirvelo con certezza perché avendo anche lavorato in provincia e per provincia mi riferisco alle zone più rurali, so bene che allontanandosi dai grandi centri esistono dei modelli relazionali più in sintonia con i ritmi più blandi delle piccole comunità. Ma sono ugualmente convinto che questa cosa sia vero un po' ovunque e non solo in Canada.
Parlavamo appunto della dimensione del paese e non solo di quella geografica ovviamente. Il Canada è un paese multietnico e pertanto "usi e consumi" dei nuovi canadesi sono anche quelli provenienti delle loro nazioni di origine. Così, se il vostro intento, appena arrivati in una nazione nuova, è quella di crearvi amicizie veloci, vi sarà più facile farlo all'interno della vostra comunità. Questo l'ho fatto anche io e non solo dal punto di vista, chiamiamolo ludico e sociale, ma soprattutto a livello lavorativo. Col tempo mi sono reso conto che i rapporti migliori non nascono dagli stereotipi ma dalla nostra capacità di adattarci a nuove relazioni. Così, prendendo atto di alcune "delusioni" ho capito che la mia avventura non poteva prescindere da un mio cambio di vedute e che le relazioni sociali, prima di qualunque altra cosa, sono il risultato anche e soprattutto del nostro modo di porci e confrontarci con la gente che ci circonda. Da un punto di vista lavorativo, soprattutto nei miei primi due anni di vita qui, ho conosciuto diversi italiani che mi hanno dato tanto e spesso solo per amicizia e di questo mi reputo fortunato e riconoscente. Allo stesso modo, ne ho conosciuto altri "meno cortesi e un pò troppo pieni di se", tanto da non porsi troppi problemi ad allontanarsi quando non veniva percepita "l'utilità" del rapporto.
La vita in Canada come ovvio mi ha insegnato tante lezioni, ad esempio, non lasciare mai nulla al caso, soprattutto quando davanti ci sono interessi economici da tutelare. Qui e direi anche purtroppo, la mia schiettezza e forse ingenuità mi hanno fatto commettere alcuni errori di valutazione che ho dovuto poi in qualche modo riparare. Oggi, proprio grazie a queste conoscenze, sono diventato più schivo e più attento a certi particolari. Ma come già detto, questa è la mia opinione, il mio Canada. Il concetto credo sia semplice e qui, anche per conoscenze dirette, posso sentirmi più che sicuro nel dire che le zone più vicine alle grandi città, quelle come spesso chiamate più Busy, sono quelle dove i rapporti diventano più difficili. Anche i rapporti sociali infatti, e questo credo sia anche una conseguenza del cercare sempre un fine economico a tutto, sono in qualche modo influenzati dal "quanto mi conviene" frequentare qualcuno.
Non vorrei essere frainteso e non credo di dire nulla di male quando affermo che un modello fortemente orientato al risultato e alla meritocrazia possa in qualche modo contagiare anche alcuni rapporti sociali, specie quando nati in circostanze chiamiamole lavorative. Allo stesso modo potrei dirvi che ho notato, in più di una circostanza, comportamenti inattesi, in senso positivo, da persone assolutamente disinteressate. Forse l'errore commesso da me e da qualcun altro è stato nel pensare che fosse più semplice usare la scorciatoia del lavoro per arrivare a costruire rapporti veri che invece andavano ricercati altrove.
Quello che vorrei fosse chiaro è che qualunque tipo di rapporto va affrontato con quella serenità e freddezza che contraddistinguono chi sceglie di allontanarsi dalla sua terra. Non esistono percorsi facili e veloci pertanto non cerchiamoli neanche nei rapporti ed evitiamo di soffermarci troppo su ciò che ci appare semplice. I canadesi sono un popolo meraviglioso e non possiamo e dobbiamo riassumerlo nelle nostre esperienze, anche quelle negative. Carpe diem, questo vale sempre, soprattutto quando si vive all'estero. Cerchiamo di essere noi stesso, approcciamo la nostra nuova vita, il paese e le nuove relazioni senza stereotipi di qualunque tipo, in questo modo ci sarà più facile lasciarci andare e costruire rapporti veri con persone simili a noi.
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