Chi tra i lettori di questo Blog non sogna di vivere in un paese dove si pagano poche tasse? Quando si ambisce a vivere in un paese diverso dal proprio, lo si fa soprattutto per migliorare la propria vita, magari per ottenere quella giusta dose di gratificazione personale, spesso non appagata nel proprio paese natio. Quest'oggi vi porto a conoscere meglio la mia esperienza in questa materia. Come sono le tasse in Canada? Come chi mi sta leggendo, anch'io sono tra quelli che sognano di vivere in un paese che tassi poco o almeno il giusto. Detto questo, credo che le tasse servano e vadano pagate sempre, sopratutto quando gli si riconosce il giusto corrispettivo per i servizi resi dal paese in cui si vive.
Non si tratta di voler essere qualunquisti o di predicare chissà quale morale di vita. Non ci si può aspettare alcun servizio quando non si contribuisce al "mantenimento" del paese, ma le tasse hanno, giustamente, anche una funzione sociale. Servono o almeno servirebbero, per ristabilire certi equilibri, per ridistribuire un pò di giustizia. Queste sono leve importanti e allora, quando si parla di tasse e di tassazione, non dovremmo affatto dimenticarci di quest'ultimo aspetto. Io vivo in Canada da diversi anni, non mi considero più un nuovo migrante. Ho un buon lavoro e ho dovuto sudare tanto per arrivare a costruire quel minimo di stabilità che ho oggi, quella che sogna di raggiungere tanta altra gente, che sceglie di immigrare in un paese così lontano.
Se volete conoscere meglio il sistema fiscale canadese, conoscerne i numeri, vi invito a leggere un articolo di questo blog. In questa sede vi spiego invece la mia percezione, ovvero quella di un qualunque cittadino che vive, lavora e paga le tasse in questo grande paese. Il Canada si aspetta che il contribuente dichiari sempre e comunque ciò che guadagna e non ha pregiudizi di alcun tipo. L'agenzia che si occupa di riscuotere i tributi gestisce il proprio operato come fosse una qualunque azienda che si occupa di "vendere" servizi. Lo fa rispettando l'individuo e senza alcuna prevaricazione. Lo fa annullando o rendendo minima ogni forma di burocrazia. Ad esempio, qui i rimborsi avvengono in pochi giorni. I miei crediti fiscali sono stati sempre depositati in massimo una settimana dal completamento dell' assessment. Se hai un credito con CRA (l'agenzia delle entrate canadese) stai pure certo che riceverai il rimborso, tramite assegno o con deposito diretto nel conto corrente, in pochissimi giorni e soprattutto nel rispetto della data che ti è stata comunicata dalla stessa agenzia.
Un paese non si misura solamente dal rispetto delle tempistiche ma anche, come già accennato in precedenza, per la capacità di redistribuzione della ricchezza in funzione del reddito e della composizione familiare. Di recente, causa guerra e non solo, i costi energetici sono saliti come mai avvenuto in passato in particolare in Europa e in Italia. Leggevo anche che i governi, così come l'Italia, si sarebbero già attività per sostenere le famiglie "bisognose" innalzando i coefficienti Isee. Peccato che questa "revisione" dei numeri non aiuti quasi nessuno e che semmai è utile solamente a gettare fumo negli occhi dei contribuenti. Se non siete "poveri in canna" e mi scuso per il linguaggio, vi sarà praticamente impossibile avere un aiuto dal governo perché in Italia il sistema sembra fatto apposta per non funzionare o peggio, per continuare a "servire" i soliti noti.
Ecco, qui in Canada, le cose funzionano diversamente perché gli scaglioni utilizzati per definire gli aiuti alle famiglie sono decisamente flessibili e, salvo che non siate un mega direttore galattico, vi sarà difficile non ricevere dal governo, almeno 12/15 mila dollari di contributi per una famiglia di 4 persone con bambini. Le stesse tasse sui salari, calcolate sul reddito lordo, difficilmente superano il 30%. Naturalmente anche in Canada esiste un sistema progressivo, ma il punto è che gli scaglioni che ti considerano "ricco" sono decisamente più alti di quelli, ad esempio, utilizzati in Italia. Non parliamo poi delle tasse aggiunte sui consumi energetici, incluse quelle che andate a pagare sul riscaldamento o sull'energia elettrica. Io, la mia famiglia, che occupa una casa a 2 piani e 3 camere da letto, non spende più di $120 al mese per il riscaldamento (circa 80 euro) e 100 euro circa di energia elettrica. In Canada ti fanno vivere e ti rispettano; immaginatevi di vivere in un paese dove l'inverno dura 6 mesi all'anno e anche di più, senza potervi permettere di riscaldare l'ambiente in cui vivete. Qui il contattore non scatta per un eccessivo carico elettrico, ve lo dice uno che ha sempre usato, dal suo arrivo in Canada, fuochi e forni elettrici che se portati in Italia, con molta probabilità, per poter funzionare, avrebbero bisogno di una centrale nucleare.
Qui, per quanto i costi dei carburanti, non siano più quelli di una volta, un litro di benzina continui a pagarlo un euro e le tasse non si mangiano 2/3 del prezzo. Le tasse come dicevamo, si pagano sempre ma da queste parti i servizi al cittadino sono puntuali come un orologio svizzero, o meglio canadese. Non ci sono buche stradali, perché girare in macchina non deve diventare un'avventura e non devi correre il rischio di sbandare perché qualcuno si è dimenticato di ripristinare l'asfalto. Le tassi le paghi e si vede, perché quando iniziano dei lavori pubblici, si completano entro una data stabilita. Le tasse le paghi anche quando consumi e compri al supermercato, alla Apple o in un qualunque altro negozio sul suolo Canadese. Le imposte sui consumi non sono gabelle capestri, ad esempio in Ontario paghiamo il 13% di imposta. Lascio a voi il compito di calcolare quanto risparmiereste a vivere da queste parti rispetto ad esempio all'Italia dove l'iva ha raggiunto il 22%.
Quando si é affrontato il problema della pandemia e si è passati alla didattica a distanza, la provincia ha contribuito per ben due volte, aiutando le famiglie ad affrontare la nuova emergenza con un sostegno reale e tangibile di diverse centinaia di dollari e per fare questo non si sono chieste più tasse, perché un paese civile, rispetta e affronta le emergenze senza scuse. Lo stesso è successo quando i contribuenti che hanno perso il lavoro oppure costretti a restare a casa a causa della pandemia, ricevevano $2000 al mese dal governo. Anche in questo caso, non si é chiesto di rientrare o dimostrare di appartenere a una qualche classifica o fascia di reddito particolare perché le tasse servono anche a quello e il bene pubblico si fa sempre senza badare troppo ai bilanci, o almeno non quando ci si trova a vivere le emergenze
La mia esperienza, come si può leggere qui sopra e positiva. Vi invito a contattarmi per saperne di più e a commentare e magari raccontarmi la vostra esperienza in Canada, in Italia e altrove. Alla prossima.
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