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Immagine del redattoreAndrea Boi

Volevo una casetta piccolina in Canada.

Aggiornamento: 19 ott


Casa rurale in Canada.
Casa rurale in Canada.

Volevo una casetta in Canada. Ebbene si amici, vi parlo ancora di case. Il mercato immobiliare vive una crisi senza precedenti e per crisi, a scanso di equivoci non mi riferisco ovviamente alla mancanza di vendite bensì ai prezzi degli immobili e al forte gap tra domanda e offerta. La “crisi” scaturita anche dal Covid non è risolvibile così facilmente e vi spiego il perché.


Il Canada ha nel mercato immobiliare uno dei suoi driver di crescita principali. La politica tutta, al di là dei proclami di facciata non è affatto interessata a fare realmente qualcosa per risolvere questa crisi. Se vi state domandando il perché vi do alcuni spunti. I politici che siedono nella camera canadese sono quasi tutti proprietari di casa e molti di loro anche landlords (affittuari). Nessuno di loro, per ovvie ragioni, ha pertanto un reale interesse ad un cambio di rotta. Pensate che il problema sia solo politico, assolutamente no. Il problema è anche demografico.

Il Canada è un paese sempre più fatto di anziani e se non ci fossero i migranti probabilmente non ci sarebbe alcun rinnovo generazionale. I proprietari, il 69% della popolazione, non hanno alcun interesse a che il mercato cambi. Non ci credete? Bene rispondete a questa domanda, voi rinuncereste ad un solo 10% di equity in cambio di una maggiore affordability? Vi rispondo io, NO! Pensate che la politica, oltre che per i motivi già detti, sia disponibile a cambiare le cose mettendo a rischio i voti e le poltrone, anche no.


Un mercato drogato di fatto non lo disintossichi facilmente e d’altronde un proprietario o investitore che ha riposto nella sua “casa” le speranze di una vita, non vedrebbe di buon occhio un’azione politica tesa ad abbassare il valore delle abitazioni. Per chi non lo sa moltissimi proprietari di casa utilizzano l’equity sulla stessa facendo richiesta di prestiti che si fondano proprio sul valore di mercato della loro abitazione. Queste linee di credito assicurate sull’immobile vengono usate per i bisogni più disparati, alle volte per acquistare altri immobili, spesso per per poter fare manutenzioni e interventi sull’abitazione e alle volte anche per altro, il pagamento di una vacanza o magari una bella macchina.


No amici miei le speranze per un mercato più giusto non ci sono. Se a tutto questo poi si aggiunge il gap tra domanda e offerta appare chiaro di come la situazione diventi a dir poco problematica. Per aggiustare il tiro purtroppo non basta costruire se prima non si chiudono i rubinetti dell’immigrazione. Badate bene però, quando parlo di immigrazione non mi riferisco solamente ai nuovi residenti permanenti ma soprattutto a chi viene qui con permessi di lavoro e di studio. Però a questo punto sorge un altro problema perché vedete amici miei, vi faccio un’altra domanda. Sapete chi viene assunto a fare i lavori a minimum wage? La maggior parte di questi lavoratori sono migranti e allora ridurre i numeri dell’immigrazione causerebbe problemi al mercato del lavoro. Tutto questo continua a non aiutare l’affordability, e così, non potendo aggiustare le cose per i diversi motivi elencati sopra, la creazione di un mercato immobiliare più accessibile diventa sempre più difficile.


Le case costano tanto ma in Canada si guadagna molto, così dicono in tanti. Vorrei fare un altro appunto e credetemi so bene di cosa parlo perché tra i miei clienti ci sono, tra gli altri, agenti immobiliari, dipendenti pubblici, agenti della polizia, imprenditori e dipendenti dei fast food. Conosco i guadagni e le paghe e vi posso garantire che spesso e volentieri anche quando lo stipendio lo permetterebbe i debiti per persona sono talmente elevati da ridurre all’osso le possibilità di fare una buona vita. Se pensate che avere una buona casa o una bella macchina sia un segno di realizzazione bene dovreste ricredervi in molte circostanze perché nel mio lavoro ho visto delle situazioni patrimoniali totalmente dipendenti dal credito bancario da essere totalmente artificiose.


Parlavo di stipendi. Permettetemi un appunto. Gli stipendi medi canadesi sono bassi e così accade che qualcuno debba fare due e perfino tre lavori per arrivare a coprire le spese. E tornando a parlare di case e quindi all’oggetto di questo contenuto, per molti dei lavoratori è quasi impossibile risparmiare per l’acconto, quello che qui chiamano down payment.


L’aumento dei tassi di interesse ha risolto la situazione? Parliamone. La loro crescita infatti ha solo parzialmente rallentato la corsa al rialzo dei prezzi. Voi provate però a rallentare una macchina che ha percorso gli ultimi 4 anni ben oltre i limiti della normalità. La verità è che il Canada e alcuni canadesi si sono “ingrassati” proprio grazie al mercato immobiliare. E aggiungo anche dicendovi, opinione personalissima, che in un paese moderno sarebbe semmai più auspicabile aspettarsi un altro tipo di crescita.


Vorrei finire questa breve analisi con un altro argomento, spesso volutamente ignorato. Sapete quanto denaro sporco è stato lavato attraverso il mercato immobiliare? Tanto, tantissimo, troppo come in poche parti del mondo. Anche questo aspetto ha contribuito ad alzare i prezzi ben oltre il limite della normalità. Il sogno canadese diventa cosi un incubo per chi desidera costruirsi una vita dignitosa senza dipendere da un affitto dove i prezzi sono alla mercé di regole di mercato drogate da quanto già denunciato sopra.


Chiudo questo post dicendovi che se davvero volete venire in Canada preoccupatevi semmai di scegliere una zona adatta a voi per non dover rischiare di perdere non solo il vostro tempo ma anche i vostri risparmi.



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